Mon(d)opoli(s), l’arte abita il mondo. Mercoledì al via la rassegna d’arte, spirito e corpo

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L‘evento vedrà ben due diversi vernissage (DEPOS/I/A/ZIONE E MON(D)OPOLI(S)) il 7 ed il 10 dicembre dividendo così in due momenti principali la rassegna.

Prenderà il via mercoledì 7 dicembre 2022 dalle ore 18 la rassegna artistico culturale “MON(D)OPOLI(S)” voluta fortemente ed organizzata dall’associazione culturale Cibele; dalla direzione artistica composta dal professore del Liceo Artistico Luigi Russo di Monopoli Davide Cocozza e Giulia Crastolla e dal supporto logistico ed organizzativo dell’associazione Amici di San Salvatore; evento che terminerà mercoledì 14 dicembre 2022 e che vedrà nella sua durata un fitto numero di artisti scambiarsi il testimone all’interno della splendida e suggestiva location della Chiesa di San Salvatore per l’occasione luogo di perfomance, installazioni e slancio socio culturale. L‘evento vedrà ben due diversi vernissage (DEPOS/I/A/ZIONE E MON(D)OPOLI(S))rispettivamente il 7 ed il 10 dicembre; dividendo così in due momenti principali la rassegna.

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Mondopolis è una rassegna d’arte contemporanea pensata per la città di Monopoli dall’artista professore del Liceo Artistico Luigi Russo di Monopoli e curatore Davide Cocozza e dall’artista e curatrice Giulia Crastolla.

8 giorni di arte a 360° (dal 7 dicembre 2022) nella bellissima location della Chiesa di San Salvatore situata nel centro storico con affaccio diretto sul mare, sito di grande affluenza di visitatori locali e forestieri. Un evento ideato per dare slancio culturale alla città anche al di fuori della stagione estiva, la quale vive di per sé di visitatori e turisti; l’idea di mantenere attivo l’interesse culturale attraverso iniziative partecipate permette alla cittadinanza di vivere l’arte in tutte le stagioni mantenendo viva la curiosità, stimolando la creatività ed il dialogo sociale.

Intercultura, inclusione, innovazione, sostenibilità, sono parole necessarie ed indispensabili per una società nuova e positiva, e su queste parole si costituisce l’evento che ha come sottotitolo, “l’arte Abita il Mondo”; l’arte di vocazione canalizza l’attenzione sia su lati estetici, che sociali, di denuncia, e via discorrendo. Da sempre l’arte viene “usata” per dire a tutti, essendo essa stessa una lingua fatta di gesti e segni e vivendo all’interno di un linguaggio universale, stimolando direttamente i sensi, la percezione, l’impressione; un abitante del mondo che permea ogni cosa visibile ed invisibile come i muri, la pelle, i pensieri, i sogni.

In MONDOPOLIS, MONOPOLI, MONDO E POLIS si fondono per generare un mondo di città, città che sono persone, persone che si incontrano come ambasciatori continuamente nella via e nel viaggio dell’esperienza “vita”; così vengono come “manifestanti dell’arte” gli artisti in mostra portando, loro usi e costumi da condividere come mercanzia della propria esperienza, della propria città esistenziale, che ha come ognuno il carattere unico e globale nello stesso tempo.

La rassegna d’arte vedrà la sinergia della molteplicità degli interventi artistici; dalle classiche pittura e sculturaalla musica d’avanguardia, installazioni, performance e altri mezzi ed espressioni artistiche.

il primo momento:

DEPOS/I/A/ZIONE

Vernissage il 7 dicembre 2022 dalle 18

Aprirà l’evento l’intervento “dell’opera la voce” del professore di Storia dell’Arte Luca Oscuro, dialogo sull’opera d’arte (il compianto del Cristo Morto di Giotto) ed esperienza di Action Theatre; a seguire l’installazione e performance artistica degli artisti Davide Cocozza ( l’Angelo di Giotto), Cinzia Amoruso (EMOzioni) e Giovanni Casellato; performance sonora, visiva e suggestiva di Synthetic Mushdrum, Annapaola De Biase e Rosy Tiffany,  reading di poesia, danza, teatro e molto ancora, con altri artisti.

Se l’arte è un mezzo di comunicazione, deve innanzi tutto partire da sentire la verità per quanto possibile.

Nonostante ognuno sia sempre ed in ogni momento la più vera versione di sé stesso, oggi siamo sempre più assorbiti da meccaniche consumistiche, non solo a livello economiche ma soprattutto a livello personale; in qualche modo “consumiamo” la nostra esistenza od esperienza presi dalle dipendenze nocive; app, pubblicità, sostanze tossiche, tendenze del momento, notizie. Tra “noi e noi” si compie sempre di più uno spazio incolmabile del sentire.

Vediamo sempre più spesso ragazzi “farla finita”, togliersi la vita fin da piccoli; la società guarda lo smartphone e dimentica chi è accanto ed ha bisogno di essere ascoltato; siamo spettatori delle vite di tutti senza intervenire; pronti ad essere fieri di quanto il (nostro) video di un disastro diventi popolare sui social, lasciandosi alle spalle fondanti valori come la compassione, l’avversione verso la violenza, la prevenzione di atteggiamenti nocivi.

C’è gente che toglie la vita (guerra, femminicidi, omicidi, violenza di genere…), altri se la tolgono (per mancanza di ascolto, assistenza, comprensione, accoglienza, integrazione…); la violenza subita, la morte come scelta dettata dalla disperazione.

Certo è che viviamo in un momento difficile fatto di tanti momenti difficili, in tutto il tempo ed in tutto lo spazio, in cui spesso non c’è nemmeno il tempo/modo/possibilità di elaborarne uno che ne succede un altro; siamo sempre in allerta colpiti tutti da un disturbo post traumatico perpetuo.

Da sempre catastrofi personali o globali hanno lacerato il micro ed il macrocosmo; è un ciclo di manifestazione dell’esistenza e della trasformazione della stessa in quella che potremmo chiamare comunemente/naturalmente nascita e morte. Cristo è morto per noi, la sua pena è la conseguenza delle sbagliate azioni di tutti; egli accetta la conseguenza dando una possibilità attraverso il suo esempio a tutti coloro riescano a partecipare al dolore (compassione) che è il fiore della consapevolezza.

Solo attraverso la comprensione della causa effetto Cristo risorge e sboccia come un fiore di loto dal fango “dell’ignorare la retta via”. Tutte le religioni portano all’amore. Così l’arte che è mezzo del sentire, come le religioni, le quali si manifestano come vie di consapevolezza, donando esempi, sia attraverso le storie di uomini “risvegliati” che con l’ausilio del silenzio in cui ognuno nello spazio del cuore è invitato a cercare sé stesso.

Ed è qui che tra la tempesta dei preconcetti, delle predisposizioni e dei pregiudizi, delle abitudini e dipendenze nocive, si fa strada l’essere che sceglie nel momento presente di concentrarsi sul qui ed ora, dando un valore al proprio respiro (coma miracolo e dono) ed a quello di tutti gli altri.

Insieme “nasciamo” insieme “moriamo”, ognuno con il suo modo di vivere ogni esperienza, di reagire come strumenti a fiato, alle correnti d’aria con il proprio suono; insieme suoniamo un concerto di voci, armoniche o stridenti, mediate, immediate o improvvisate, o non mediate; preoccupati di manifestare o liberi di manifestare ognuno ciò che è.

La Deposizione del Cristo Morto di Giotto è un’opportunità per cercare di comprendere ognuno il suono dei propri passi e la direzione del cammino. Come nella magnifica opera di Giotto, il concerto d’immagini, personaggi, entità, eventi atmosferici partecipa al dolore; così gli artisti presenti in DEPOS/I/A/ZIONE si fanno testimoni attraverso il sentire proprio e comune, chiamati ad esprimere senza filtri la verità del momento. La compassione si fa compartecipata, e l’azione diviene l’abbraccio a tutte le vittime, i caduti, e le persone andate, forgiato nel gesto materno ed immenso di Maria e suo figlio dell’opera dell’artista.

il secondo momento

MON(D)OPOLI(S) – Vernissage il 10 dicembre 2022 dalle 18

Saranno sei gli impressionanti giganti (opere di oltre tre metri di altezza) ambasciatori dell’arte rappresentati in diversi stili, linguaggi e tecniche (pittura ad olio, acrilico, mixed media, video proiezioni, nft, etc.) dagli artisti venuti da tutto il Mondo: Luigi Notarnicola, Giulia Crastolla, George Munteanu ft. Kayjack, Davide e Sofia Cocozza, Dangyong Liu, Mauro Di Berardino. Insieme alla mostra prenderà vita la presentazione con letture sonore del libro “Contraddizioni in Movimento”dello scrittore e ballerino Martin Angiuli;  la performance sonora di Synthetic Mushdrum; le danze della ballerina Vanessa Digennaro.

Altri interventi artistici sono previsti durante l’inaugurazione, con artisti di tutte le arti; reading, teatro, live painting, performance, danza e molto altro. L’evento sarà libero e gratuito per tutti.