La replica del prof al Pdf: “Tentano di negare argomenti scomodi al loro modo ottuso di pensare”

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A proposito della panchina arcobaleno, il prof in replica a Leggiero scrive: “È chiaro che gente che nelle scuole non entra e non ci lavora non possa avere idea di quello che realmente avviene per sensibilizzare gli alunni su questi argomenti”.

È davvero triste constatare ancora una volta come il PDF tenti in tutti i modi di manipolare a proprio piacimento quello che invece si vuole e si deve far passare come un fondamentale messaggio universale di tolleranza e di rispetto nei confronti di chiunque.
La scuola educa e forma gli studenti a divenire degli adulti competenti nelle discipline afferenti all’indirizzo scelto ma soprattutto a crescere come individui dotati di senso civico, educazione, tolleranza e rispetto.

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Fa davvero sorridere inoltre questa ossessione costante per questa fantomatica “invasione gender” nelle scuole. È chiaro che gente che nelle scuole non entra e non ci lavora non possa avere idea di quello che realmente avviene per sensibilizzare gli alunni su questi argomenti. Ovviamente nulla di ciò che viene continuamente paventato sia a livello locale che a livello nazionale dai membri di questo movimento. Quale sarebbe la deriva? Ma soprattutto, se la loro perenne e ossessiva preoccupazione è l’inviolabilità della sacra famiglia tradizionale, ci si continua a chiedere: in che modo l’educazione al rispetto verso qualsiasi forma di diversità possa andare a ledere quelli che sono i principi sui quali si fonda la famiglia come entità? Il rispetto è qualcosa di trasversale, un qualcosa che abbraccia qualsiasi aspetto della società e non deve escludere nessuno.

Loro invece tentano in tutti i modi di negare o nascondere problemi che sono semplicemente scomodi alla loro vista e al loro modo davvero ottuso di pensare.
Affermare che a Monopoli non serve dedicare un simbolo a una giornata come quella di oggi solo perché secondo loro non si registrano episodi di omofobia equivale a dire allora che la panchina dedicata alla lotta al femminicidio non andava installata dato che non si sono riscontrati a Monopoli casi di violenza sulle donne.

Questi eventi, queste installazioni e magari anche incontri e manifestazioni sull’argomento servono proprio a questo invece e cioè ad evitare che episodi di violenza verbale e/o fisica possano verificarsi. Tutti questi interventi servono ad educare la società, una società che guarda al futuro, che tutela tutti e che non toglie diritti a nessuno; una società dove un movimento dal nome “Popolo della famiglia” non avrebbe più nemmeno senso di esistere.

Lettera firmata