Monopoli come ispirazione, Teresa Tropiano scrive “Vivere di Mare”

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La silloge contenente 60 liriche è stata pubblicata da qualche giorno. La scrittrice monopolitana già al lavoro per una raccolta di favole. 

Per chi è nato sul mare e a Monopoli, questo azzurro e questa bellezza non possono passare inosservati e lasciare indifferenti. Se poi a tutto ciò si accompagnano uno spirito sensibile ed una particolare vocazione alla scrittura, questi richiami diventano ispirazione e si trasformano in poesia.

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Vale questo per la monopolitana Teresa Tropiano, da sempre attratta dall’arte nelle sue espressioni che spaziano dalla pittura alla scrittura.
Così, dopo la pubblicazione nel 2016 della sua prima raccolta di liriche “Nei vicoli del cuore“, l’11 gennaio, fresca di stampa, è uscita la seconda silloge “Vivere di mare“.

poesie teresa tropianoUn insieme di 60 poesie scritte nel periodo della pandemia, quando l’autrice ha avuto modo ancora di più di guardarsi dentro e di ascoltare le sue emozioni. Una scrittura catartica, un modo per reagire e per spaziare con la mente.
Del resto l’ispirazione per lei è cosa semplice: le basta sedersi e ammirare il mare, che a lei sembra fatato, per iniziare a scrivere.
La Tropiano, attivissima sui social e in questi giorni impegnata nella promozione dell’opera edita da Place Book Publishing, è già al lavoro per la sua prossima pubblicazione.
Questa volta la sua penna e la sua fantasia narreranno favole per bambini e per coloro che, da adulti, amano ancora sognare e lasciarsi sorprendere.

Qui di seguito una delle 60 poesie contenute nella silloge.

HO IL MARE IN UN PUGNO

L’ultima luce del giorno
al crepuscolo ardente
svanisce tra l’ombre
del tramonto infuocato.

Finché il sole scompare
chiudo gli occhi un istante
e mi stendo supina
sulla riva del mare

ed è subito sera
che mi scende negli occhi
quando il cielo m’abbraccia
e m’accarezza la pelle.

Poi un brivido sale
lungo tutta la schiena
sicché odo tra l’onde
il canto d’una sirena

e m’inchino dinanzi
al mio mare fatato
come se
l’immenso fosse
nel mio pugno,
afferrato.

TERESA TROPIANO