Regionali, niente campanilismi: il Pd non sosterrà il candidato di Monopoli

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Paolo Comes e Domenico De Santis
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Il segretario dei democratici preannuncia l’appoggio della segretaria del partito a Domenico De Santis. “Si ragiona in termini di distretto ormai”, sostiene Comes.

Si accende il dibattito intorno alle prossime elezioni regionali. In attesa di conoscere Stefano Lacatena per quale coalizione correrà, nelle scorse settimane era stata avanzata la proposta di Angelo Barnaba, come nome di rappresentanza delle liste civiche Contento per Monopoli e Insieme per Monopoli. Un nome però che non trova il supporto delle altre liste di Manisporche e di Monopoli Civica. E che, stando a quanto dichiara il segretario del Pd Paolo Comes, non avrebbe l’appoggio neanche dei democratici, il cui voto si orienterà verso un’altra figura politica.

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Nel centrosinistra alcune liste civiche stanno pensando alla candidatura di Angelo Barnaba a sostegno di Emiliano. Se si dovesse realmente decidere per lui, il Pd gli darà una mano?
La candidatura di Barnaba non ci riguarda, tra l’altro non siamo stati coinvolti in questo progetto. Il Pd ha un punto di vista diverso rispetto a questa situazione.

Chi sosterrete allora?
Cercheremo di puntare su una persona che abbia possibilità di farcela e un background di esperienza. Orienteremo il nostro appoggio su una persona con queste caratteristiche. Non sosterremo un candidato di Monopoli, ma uno che si interessa di Monopoli. Punteremo su Domenico De Santis, consigliere di Michele Emiliano, nel ruolo dei rapporti con il Parlamento e gli Enti locali.

Niente campanilismi dunque e niente candidato di Monopoli da appoggiare…
Rispettiamo Barnaba, ma non ci sembra il nome più adatto per affrontare questa competizione. La nostra sarà una candidatura di partito. Ormai non si può più ragionare in termini campanilistici. Si guarda in maniera più ampia ad esempio per quanto concerne il nuovo ospedale che è in territorio di Monopoli, ma vicino a Fasano. Lo si fa anche per i rifiuti o per il depuratore, dove ormai si ragiona in ambito di distretto.