Internet e cybersecurity: come muoversi sul web riducendo i rischi

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Il rapido miglioramento delle tecnologie informatiche a disposizione e la diffusione della banda larga anche sui dispositivi mobili hanno portato nel giro di pochi anni la rete internet a divenire un elemento fondamentale delle nostre vite, uno strumento essenziale per svolgere qualsiasi tipo di attività in maniera più pratica e veloce che in passato. All’aumento degli utenti online e dei tempi di connessione corrisponde, però, anche una crescita dei rischi connessi proprio all’uso di internet, ai quali gli operatori cercano di far fronte con strumenti avanzati in grado di proteggere dati personali e di pagamento. Cosa occorre sapere, dunque, per navigare in sicurezza?

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Sicurezza online: che cosa si intende?

Il tema della sicurezza sul web è diventato sempre più scottante nel corso degli anni, dal momento che i pirati informatici hanno messo a punto soluzioni via via più efficaci e complesse per raggiungere i propri scopi: violazioni della privacy, furti di password e clonazione di carte di pagamento sono alcuni dei rischi a cui può essere esposto chi naviga senza particolari attenzioni. Ecco perché è importante conoscere quali sono i migliori strumenti di difesa oggi a disposizione e come utilizzarli al meglio.

Le società informatiche hanno infatti studiato nel tempo strumenti altrettanto efficienti per bloccare i malintenzionati, permettendo così una navigazione tranquilla per gli utenti, a patto di tenere presenti alcune semplici regole ed evitare qualsiasi tipo di problema.

Software antivirus: funzionano davvero?

Uno dei primi strumenti che tutti utilizzano su PC e spesso anche sui device mobili per proteggere la connessione sono i software antivirus, ossia dei programmi in grado di rilevare la presenza di file infetti e attacchi hacker e di bloccarli prima che possano fare danni. In molti si chiedono se oggi questi tool siano davvero efficaci, data la capacità dei truffatori digitali di sviluppare soluzioni molto più avanzate che in passato, ma molto dipende dal modo in cui l’antivirus viene utilizzato: affinché il software sia davvero in grado di proteggere il dispositivo, è infatti necessario tenerlo sempre aggiornato così che lo stesso possa riconoscere anche gli attacchi di ultima generazione.

C’è bisogno necessariamente di un antivirus a pagamento? Anche in questo caso la risposta è “dipende”: per usi domestici, può infatti essere sufficiente un software con licenza gratuita come Avast, mentre in caso di reti aziendali o comunque utilizzi più articolati meglio dare uno sguardo alle protezioni aggiuntive garantite dai piani a pagamento.

Che cos’è una VPN

Per VPN si intende una rete virtuale privata in grado di criptare le attività online e proteggere posizione e indirizzo IP, tutelando la privacy dell’utente e al tempo stesso difendendo quest’ultimo da eventuali malintenzionati. Utilizzare una VPN è dunque un’altra valida soluzione per aggiungere un ulteriore grado di protezione alla connessione e navigare in maniera più sicura.

Anche in questo caso, esistono opzioni a pagamento ma non meno efficaci sono quelle gratuite che è possibile individuare facendo una ricerca sui principali motori.

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Password e doppie chiavi di autenticazione: come funzionano

Chiunque utilizzi dei servizi online, che si tratti dell’accesso al proprio home banking, alla casella e-mail o a un account per utilizzare i propri passatempi da casino preferiti, sa bene cosa sia una password, ossia la chiave segreta alfanumerica che abbinata a un nome utente consente di accedere in un’area riservata. La password è forse il primo strumento di protezione utilizzato online e la sua efficacia è indubbia, tuttavia gli hacker sono stati abili in questi anni a studiare metodi illeciti, come il phishing e altri modi per entrare nel dispositivo del malcapitato, per derubare le persone di questo dato, il che ha spinto le società operanti in rete a sviluppare a loro volta delle adeguate contromisure.

La prima contromossa per difendersi in questo senso è ovviamente quella di non comunicare mai a nessuno le proprie password, neppure se a chiederle è – all’apparenza – qualcuno di cui ci si può fidare: nessuna azienda, infatti, invia e-mail e messaggi chiedendo dati personali sensibili per la risoluzione di qualsivoglia problema. A ciò va aggiunta la scelta di password quanto più complesse possibili, affinché anche in caso di tentativi esterni risulti praticamente impossibile individuare la chiave personale di accesso: quindi, non utilizzare una stessa password per più account e scegliere combinazioni casuali di numeri, lettere e simboli speciali, difficilmente decifrabili.

È anche vero, però, che la sola password, per quanto complicata, potrebbe non essere sufficiente a garantire una protezione totale degli utenti. Per questo motivo sono state sviluppate nuove soluzioni che prevedono l’aggiunta di un’ulteriore chiave di autenticazione, che può essere di varia natura. L’autenticazione a due fattori prevede, in sostanza, che una volta inseriti user e password il sistema richieda all’utente un codice aggiuntivo, in genere numerico e di durata temporanea, inviato via e-mail, SMS o su apposite chiavette: data la sua efficacia, la doppia autenticazione viene ormai richiesta per la maggior parte dei servizi online, specie se connessi a sistemi di pagamento.

Impronte e non solo: la biometria protegge le operazioni online

Le ultime frontiere della sicurezza online vedono protagonista la biometria, ossia l’uso di sistemi in grado di riconoscere l’utente da una o più caratteristiche fisiologiche, come l’impronta digitale, i lineamenti del viso e l’iride dell’occhio. La biometria è sempre più utilizzata dalle società che offrono servizi digitali, bancari e finanziari in primis, dal momento che essa rappresenta una soluzione non replicabile e capace di assicurare la massima certezza sull’identità dell’utente.

Quando si effettuano pagamenti via smartphone connettendosi ad app bancarie o a piattaforme per il trasferimento di denaro, per esempio, la conferma della transazione avviene ormai quasi sempre attraverso l’impronta digitale o altri dati biometrici unici. Al fine di non incorrere in brutte sorprese, dunque, un consiglio da tenere sempre a mente è proprio quello di scegliere solo opzioni che prevedano l’uso delle nuove tecnologie descritte in questo articolo: in questo modo, ogni operazione avverrà in un contesto protetto e a prova di malintenzionato.